
Scegliere come investire il proprio denaro, la propria liquidità, il frutto di tanto lavoro e di sacrifici, è una necessità che pone l’investitore di fronte ad una serie di quesiti.
Faccio bene ad investire in questi titoli? Sto forse rischiando troppo? Non è meglio se investo su dei titoli di Stato? E se invece lascio tutto sul conto di deposito?
Non è facile dare la giusta risposta nemmeno per chi opera nel settore. Però è possibile cercare di essere il più razionali possibile e valutare con precisione alcuni aspetti pratici. Questa semplice analisi farà chiarezza sulle scelte più idonee.
Con questo articolo si vuole soltanto dare un’idea sul come indirizzarsi. Se scegliere di investire su titoli di Stato, su obbligazioni societarie, su obbligazioni emesse da un paese emergente, su titoli azionari o altro ancora.
Prediligere delle obbligazioni di un paese emergente non è certo una soluzione adatta a chi vuole essere prudente, perciò se volete andare coi piedi di piombo, scartatela immediatamente.
Oggi, in un ufficio postale, vengono proposti buoni fruttiferi tradizionali, che non presentano alcun rischio, ma anche buoni fruttiferi indicizzati a scadenza, i quali non sono lo strumento ideale per chi non conosce il settore, rappresentando un scommessa sull’evoluzione dei mercati. Il fatto che un prodotto con un certo tasso di rischio venga proposto da un’istituzione statale, non implica che sia privo di rischi a va comunque considerato dopo una precisa analisi assieme al consulente.
Se non si vuole rischiare nulla, la soluzione migliore resta il conto di deposito, magari accessoriata da un Piano di Accumulo, ad esempio con la sottoscrizione di fondi comuni.
Tali fondi sono accessibili anche direttamente online tramite specifiche piattaforme sviluppatesi fortemente negli ultimi anni, in grado anche di sostenere le operazioni di trading. Questa soluzione, sempre ammesso che il tipo d’investimento sia oculato, permettono di risparmiare commissioni o eventuali voci di spesa correlate con la presenza di un intermediario.
Gli investimenti operati direttamente online, infatti, non si addicono solo ai professionisti del trading, ma anche a chi vuole semplicemente investire senza rischi il proprio denaro.
E’ facile tuttavia lasciarsi prendere la mano da questi comodi strumenti che permettono di investire direttamente dalla scrivania di casa. La mancanza di esperienza e la volatilità dei mercati, l’imprevedibilità degli andamenti in periodi di crisi, possono nascondere insidie pericolose con risvolti molto dolorosi.
DI fronte a tutte queste semplici considerazioni, è fondamentale e chiarificante valutare se stessi e la propria reale situazione, umana ed economica.
Questa valutazione, normalmente definita come Profilo di Rischio, contempla parametri come: gli obiettivi che ci si prefigge col proprio investimento, in sostanza, quanto si vuole guadagnare; la propria età; la salute (eventuali spese che ci si aspetta di affrontare); la famiglia; la sua composizione; l’età e gli studi dei figli; il reddito proveniente dal lavoro, le prospettive di acquistare casa ai figli; e molto altro ancora.
Dopo aver valutato attentamente tutto questo, è il momento di capire quanti sono i soldi che non si è disposti a perdere perchè definiti indispensabili.
Solo davanti a dei numeri precisi e senso di responsabilità, si può decidere se entrare nel mondo del commercio d’arte, acquistare oro o petrolio o lasciare la liquidità su un normale conto di deposito.
Faccio bene ad investire in questi titoli? Sto forse rischiando troppo? Non è meglio se investo su dei titoli di Stato? E se invece lascio tutto sul conto di deposito?
Non è facile dare la giusta risposta nemmeno per chi opera nel settore. Però è possibile cercare di essere il più razionali possibile e valutare con precisione alcuni aspetti pratici. Questa semplice analisi farà chiarezza sulle scelte più idonee.
Con questo articolo si vuole soltanto dare un’idea sul come indirizzarsi. Se scegliere di investire su titoli di Stato, su obbligazioni societarie, su obbligazioni emesse da un paese emergente, su titoli azionari o altro ancora.
Prediligere delle obbligazioni di un paese emergente non è certo una soluzione adatta a chi vuole essere prudente, perciò se volete andare coi piedi di piombo, scartatela immediatamente.
Oggi, in un ufficio postale, vengono proposti buoni fruttiferi tradizionali, che non presentano alcun rischio, ma anche buoni fruttiferi indicizzati a scadenza, i quali non sono lo strumento ideale per chi non conosce il settore, rappresentando un scommessa sull’evoluzione dei mercati. Il fatto che un prodotto con un certo tasso di rischio venga proposto da un’istituzione statale, non implica che sia privo di rischi a va comunque considerato dopo una precisa analisi assieme al consulente.
Se non si vuole rischiare nulla, la soluzione migliore resta il conto di deposito, magari accessoriata da un Piano di Accumulo, ad esempio con la sottoscrizione di fondi comuni.
Tali fondi sono accessibili anche direttamente online tramite specifiche piattaforme sviluppatesi fortemente negli ultimi anni, in grado anche di sostenere le operazioni di trading. Questa soluzione, sempre ammesso che il tipo d’investimento sia oculato, permettono di risparmiare commissioni o eventuali voci di spesa correlate con la presenza di un intermediario.
Gli investimenti operati direttamente online, infatti, non si addicono solo ai professionisti del trading, ma anche a chi vuole semplicemente investire senza rischi il proprio denaro.
E’ facile tuttavia lasciarsi prendere la mano da questi comodi strumenti che permettono di investire direttamente dalla scrivania di casa. La mancanza di esperienza e la volatilità dei mercati, l’imprevedibilità degli andamenti in periodi di crisi, possono nascondere insidie pericolose con risvolti molto dolorosi.
DI fronte a tutte queste semplici considerazioni, è fondamentale e chiarificante valutare se stessi e la propria reale situazione, umana ed economica.
Questa valutazione, normalmente definita come Profilo di Rischio, contempla parametri come: gli obiettivi che ci si prefigge col proprio investimento, in sostanza, quanto si vuole guadagnare; la propria età; la salute (eventuali spese che ci si aspetta di affrontare); la famiglia; la sua composizione; l’età e gli studi dei figli; il reddito proveniente dal lavoro, le prospettive di acquistare casa ai figli; e molto altro ancora.
Dopo aver valutato attentamente tutto questo, è il momento di capire quanti sono i soldi che non si è disposti a perdere perchè definiti indispensabili.
Solo davanti a dei numeri precisi e senso di responsabilità, si può decidere se entrare nel mondo del commercio d’arte, acquistare oro o petrolio o lasciare la liquidità su un normale conto di deposito.
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