Il termine Euribor è l'acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, che significa tasso interbancario di offerta in Euro. Rappresenta quindi un valore percentuale applicato a tassi d'interesse ed è un vocabolo molto conosciuto da chi ha appena acceso un mutuo o lo sta valutando.
Quando il consulente finanziario della banca ci indica il tasso d'interesse del mutuo e ci parla di Euribor intende questo tasso d'interesse di riferimento. Il concetto è semplice, in quanto l'Euribor è un valore ideato e definito quotidianamente dalla European Banking Federation (EBF), al fine di fissare un punto di riferimento il più possibile realistico agli istituti di credito, i quali lo utilizzano come base per la definizione del tasso da applicare.
Ma come viene calcolato questo tasso di riferimento?
Quando le banche si prestano denaro fra di loro, applicano dei tassi d'interesse. La EBF prende in considerazione le più importanti banche europee, calcola la media matematica dei tassi d'interesse, e tale media matematica la chiama Euribor. Esiste l'Euribor a 1 mese (1M) , a 3 mesi (3M), a 6 mesi (6M) e a 1 anno (12M).
Le banche italiane prese in considerazione sono Unicredit, Intesa Sanpaolo, UBI Banca e Monte dei Paschi di Siena.
L'Euribor è quindi il classico punto di riferimento per i mutui a tasso variabile. Prevedere l'andamento di questo tasso ci consente di scegliere de optare per un mutuo a tasso variabile piuttosto che a tasso fisso.
Ad esempio si può trovare l'indicazione: Euribor a 6 mesi + spread dell'1,3%.
Ad esempio si può trovare l'indicazione: Euribor a 6 mesi + spread dell'1,3%.
Se ad esempio l'Euribor in un certo periodo è pari al 3%, il tasso applicato dalla banca sarà 3 + 1,3 = 4,3%.
Lo spread lo decide la banca ed è un termine che assume diversi significati in tema di banca e finanza, ma in sostanza rappresenta una differenza tra un valore ed un altro. In questo caso rappresenta la differenza fra il tasso di prestito ufficiale (Euribor) e quello definitivo per lo specifico ambito dei mutui.
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